Anche Francesco nella “lista nera” dei libri!
Il sindaco che a scuola grida al lupo contro il gender
Si chiede di voler raccogliere i libri “gender”, genitore 1 e genitore 2, consegnati durante l’anno scolastico e prepararli al fine del ritiro che avverrà al più presto da parte di un incaricato. Con i migliori saluti”.
Questo è il testo della circolare inviata il 24 giugno al personale docente di asili nido e scuole dell’infanzia dal neosindaco di Venezia Luigi Brugnaro (PG. N. 282873), che mantiene così le promesse della campagna elettorale.
È l’ultima vicenda nel dominio del “gender” e si potrebbe liquidare chiedendosi solo cosa diavolo sono i libri “gender” e ricordando che la storia del “genitore 1” e “genitore 2” è una delle più ostinate e colossali scemenze degli ultimi mesi. Questa dicitura non ha mai avuto a che fare con i libri, ma con i moduli di iscrizione scolastica: <a href="http://www seroquel 25 mg.comune.venezia.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/66744″>la proposta originaria era, banalmente, di usare la parola “genitore” invece di madre e padre come termine più ampio e comprensivo e per includere, per esempio, i figli di genitori single. Ma alla conferenza stampa di presentazione un giornalista ha “tradotto” il contenuto della proposta in genitore 1 e genitore 2 e non è stato più possibile rimediare (genitore non è un insulto, e non lo sarebbe nemmeno “genitore 1” o “genitore 2”, ma la dicitura mai esistita è diventata, nelle menti dei timorati del “gender”, un modo per offendere e insultare le famiglie e i sacri ruoli genitoriali).
Donatella, mia cara amica editrice Mammeonline riporta:
“Nella lista di libri messi al bando c’è anche un libro da me pubblicato, La cosa più importante di Laura Novello illustrato da Matteo Gaule. Tra l’altro questa lista risale all’inizio 2014, già allora rimanemmo sconcertati, ne parlammo a lungo tra editore ed editori, scrittrici, scrittori, blogger, esperti/e ecc. e da questo episodio nacque anche il Flaskbook senza stereotipi. Ora che la cosa è rivenuta fuori sto facendo qualche altra riflessione sul perchè sia stato incluso questo libro, che tra l’altro è stato tradotto anche in cinese… quindi tanto trasgressivo non sarà. Posso fare delle ipotesi: 1) in una delle illustrazioni c’è una mamma che allatta… sarà una cosa indecente? Non so, a noi piaceva l’idea di promuovere l’allattamento al seno. 2) Nell’illustrazione in cui si vedono i compagni/ del bimbo protagonista ci sono bambini e bambine che rappresentano un modo interculturale… avrà dato fastidio questa cosa? 3) A inizio e fine libro c’è una mappa del paese in cui si svolge la vicenda, ci sono la casa, la scuola, il municipio, il panificio, la fattoria… non c’è la chiesa perchè abbiamo pensato che essendoci le immagini di bimbi/e di molte culture e religioni non avrebbe permesso a tutti di identificarsi… è stata questa mancanza a rendere il libro “colpevole”? 4) C’è il falegname e la fornaia, il muratore e la bibliotecaria, il sindaco e la pediatra… forse ha dato fastidio che a rappresentare le varie professioni ci fossero uomini e donne?